Le piastrelle sono il rivestimento ideale per le cucine.
Facili da pulire, resistenti all’usura, ai detersivi per la casa, impermeabili e decorative, si prestano alla perfezione a rivestire muri e piani di lavoro intorno al lavandino.
Le piastrelle sono entrate nel concetto dell’arredamento della cucina a tal punto che è difficile oggi immaginare un rivestimento più pratico. Sono l’ideale sia per il pavimento che per i muri, nonché per i piani di lavoro, in particolar modo quelli che circondano il lavandino e che servono alla preparazione dei cibi. Si otterranno delle superfici pulite. piacevoli, di lunga durata e facili da pulire. purché si scelgano le piastrelle giuste. È opinione diffusa che la messa in opera di piastrelle sia riservata agli specialisti. Niente di più falso: con attenzione e metodo, arriverete anche voi a buoni risultati con il minimo sforzo. Si tratta solo di lavorare con ordine, avvalendosi delle tecniche degli specialisti. La maggior parte delle superfici può essere piastrellata, purché si sia provveduto ad un’adeguata preparazione. È infatti necessario un fondo stabile. pulito e piano, il che implica generalmente dei lavori di preparazione prima della posa delle piastrelle. Una superficie in truciolato. listellare o compensato puó servire da supporto alle piastrelle, ma è necessario che il materiale sia trattato per resistere all’umidità.
Indice
MATERIALE NECESSARIO
Utensili
Spatola dentata
Attrezzo tagliapiastrelle
Punta da piastrellista
Pinza
Spatola o spugna
Pietra al carborundum
Lima a coda di topo
Prodotti
Piastrelle
Crocette distanziatrici
Colla per piastrelle
Barbottina
Silicone per giunti
Quali piastrelle scegliere
Le piastrelle vanno scelte in base all’utilizzo che se ne deve fare. Non si possono infatti usare gli stessi materiali per un rivestimento murale o per il pavimento, per il salotto, l’entrata o la cucina.
Le condizioni peculiari della cucina obbligano a scegliere delle piastrelle che siano al tempo stesso impermeabili, resistenti e facili da pulire. Scarterete quindi subito la terracotta, un materiale poroso che rischia di macchiarsi in modo indelebile con gli spruzzi dei cibi durante la preparazione dei pasti. Invece la maiolica, il gres a rilievo o il gres porcellanato sono perfettamente indicati per questo utilizzo.
Utilizzate delle piastrelle o anche delle lastre, vale a dire più piastrelle raggruppate su rete. I principi fondamentali della posa in opera sono gli stessi, anche se nel secondo caso è un po’ più semplice e più rapida.
Il piano di lavoro e il muro adiacente potranno essere rivestiti con piastrelle dello stesso tipo, il che è comunque raccomandato per dare unità al tutto. Sceglietele in una gamma che comprenda elementi di bordatura particolari, come angoli rientranti e sporgenti. Esiste un vasto assortimento di forme e colori in grado di soddisfare tutti i gusti. Stimate la quantità necessaria in base al formato delle piastrelle scelte, tenendo presente, nel calcolo, gli scarti ed eventuali rotture.
Casi particolari
L’angolo formato dal piano di lavoro e il muro posteriore, nonché la bordatura, possono presentare un piccolo problema, cioè come assicurare la disposizione ad angolo retto in modo estetico ma anche pratico.
Esistono due soluzioni: utilizzare elementi speciali come le piastrelle angolate, oppure posare l’ultima fila di piastrelle orizzontale contro il muro e poi posare la prima fila di piastrelle verticali al di sopra. Questa disposizione garantisce una perfetta tenuta, che potrà anche essere aumentata con del silicone posto fra le due file. Per la bordatura anteriore, scegliete una delle tre soluzioni proposte qui sopra, che utilizzano una bacchetta, un listello piastrellato o degli elementi di bordatura.
Posa delle piastrelle
Preparazione del supporto
Se il supporto è in legno, assicuratevi che sia piano e solido. Se si è gonfiato per l’umidità, conviene sostituirlo con un pannello di compensato o di truciolato trattato contro l’umidità.
Se il supporto è già piastrellato, le nuove piastrelle possono benissimo venir posate sopra senza togliere necessariamente le vecchie piastrelle, tranne naturalmente nel caso in cui non aderiscano più bene.
Da dove cominciare
Dopo aver determinato uno schema di posa delle piastrelle (effettuate una posa a secco) tracciate una riga dal bordo al muro posteriore, nel centro del piano di lavoro. Le prime piastrelle saranno posate lungo questa linea.
Se la superficie è ad L, come nelle nostre foto, la posa comincerà nell’angolo interno. La prima fila di piastrelle deve essere sul bordo in modo da riservare i tagli sul retro, contro il muro, dove sono meno visibili. Se dovete posare degli elementi di bordatura, prendetene uno per determinare i riferimenti necessari. Riportatene la larghezza sul bordo e tracciate una linea che costituirà il punto di partenza della prima fila di piastrelle. Lavorerete meglio inchiodando provvisoriamente un’assicella di legno che rappresenti il tracciato (foto 2 e 3).
Se invece la bordatura è costituita da una bacchetta, inchiodatela contro un listello fissato sotto il supporto, come indicato nello schema della pagina a fianco. Fate in modo che sporga dal piano di lavoro di un’altezza equivalente allo spessore di una piastrella, in modo che il suo bordo superiore si trovi in seguito allo stesso livello della piastrella. Infine, se avete scelto di piastrellare il bordo costituito da un listello, fate sporgere all’esterno la fila di piastrelle orizzontali, in modo che queste nascondano in seguito i bordi delle piastrelle di bordatura
Posa
La posa viene eseguita con colla per piastrelle. Applicatene una mano piuttosto spessa con una spatola dentata, posate le piastrelle e premete con forza. Lasciate fra una piastrella e l’altra uno spazio di qualche millimetro. Per maggior regolarità, utilizzate delle crocette distanziatrici speciali. Procedete dall’avanti al dietro, dove effettuerete i tagli necessari.
Tagli
I vari ostacoli che potrete incontrare nella posa, come ad esempio canalizzazioni o pilastri, vi obbligheranno a dei tagli, non sempre facili da farsi. Oltre all’attrezzo taglia-piastrelle, che è l’utensile tradizionale in questo campo, questo lavoro comporta l’uso di un materiale specifico. Per tagliare piastrelle in diverse lunghezze (per rivestire una bacchetta di bordatura, per esempio), basta marcare la piastrella con una punta lungo la linea di taglio e quindi separare gli scarti con una pinza. Si possono anche separare le due parti mettendo la piastrella sulla punta e facendo pressione da una parte e dall’altra della linea di taglio. Per ritagliare dei rettangoli, tracciate i due lati del rettangolo e passate ripetutamente la punta sulla parte da eliminare, con una serie di passaggi incrociati. A questo punto è sufficiente rosicchiarla con una tenaglia.
I tagli circolari sono sicuramente più difficili da fare. Fate una serie di fori, i più vicini possibile, lungo il perimetro del taglio, all’interno del cerchio. Fate quindi saltare l’interno del cerchio con un piccolo martello da piastrellista. Come negli altri casi, rifinite il taglio con una pietra al carborundum o con una lima a coda di topo.
Lo spazio tra le piastrelle permette di assorbire il gioco del materiale dovuto alla dilatazione. Ma non riempitelo subito dopo la posa. Aspettate 24 ore, in modo che la colla si essicchi.
La malta per la rabboccatura, o barbottina, deve penetrare bene nei giunti. Stendetela con una spugna, uno straccio o una spatola di gomma per le superfici maggiori. Togliete la barbottina in eccedenza prima che sia completamente seccata, poi scavate leggermente i giunti con un bastoncino.
Per tutte le zone in contatto con il lavandino, e per il giunto piano di lavoro muro.