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Fallo da Te

Lavori di Casa da Fare da Soli

Manutenzione Condizionatore Fai da Te

Il condizionatore è un elettrodomestico di prevalente uso estivo e la cui funzione è di raffreddare, pulire e deumidificare l’aria che viene immessa nelle nostre abitazioni.
Il principio secondo cui funziona è per molti aspetti simile a quello di un frigorifero.
L’aria calda e umida dell’ambiente viene prelevata per mezzo dl una ventola che funziona da aspiratore, forzata attraverso un filtro che ne toglie le impurità, deumldificata mediante un suo passaggio su una superficie fredda e quindi rimessa nell’ambiente dopo essere stata raffreddata da un radiatore.

La ventola aspira l’aria attraverso il filtro. l’aria umida passa sulle alette fredde del deumidificatore sul quale si deposita sotto forma di gocciolino l’umidità in essa contenuta raccogliendosi poi nella vaschetta.
L’aria deumidificata viene sospinta attraverso il radiatore che provvede al suo raffreddamento e da qui passa nell’ambiente.
La deumidificazione avviene mediante deposito del vapore acqueo sulle alette del deumidificatore in base allo stesso principio che In natura causa la formazione della rugiada. L’aria venendo a contatto con le alette tenute a bassa temperatura perde calore e poi-che il vapore acqueo che In essa può essere contenuto è proporzionale al livello termico dell’aria stessa si avrà una condensazione del vapore eccedente sulle alette, cosi come in natura si deposita la rugiada.
Il raffreddamento avviene mediante l’utilizzazione di un piccolo compressore che forza il liquido refrigerante in un circuito analogo a quello di un frigorifero sottoponendolo a fasi alterne di espansione e di compressione.
Il calore assorbito dal refrigerante nell’unità di raffreddamento viene poi ceduto tramite il suo passaggio nel radiatore che dovrà ovviamente essere sistemato all’esterno dell’ambiente da raffreddare.
Essendo il ciclo reversibile alcuni tipi di condizionatori permettono mediante un apposito comando di ottenere invece di aria fredda aria deumidificata più calda di quella esterna.
Cosi come per gli altri elettrodomestici anche il condizionatore è reperibile in forme e tipi tali da soddisfare le esigenze più disparate.
La distinzione principale che può essere fatta tra i modelli esistenti è relativa al modo secondo cui vengono installati e cioè a installazione fissa o mobile.

Indice

  • Potenza richiesta
  • Condizionatore mobile
  • Condizionatore fisso
  • Difetti e manutenzione

Potenza richiesta

Il tipo di installazione ha molta importanza nella scelta della potenza (espressa in capacità di raffreddare) che il condizionatore deve fornire.
Il tipo fisso viene infatti dimensionato per il locale in cui viene inserito e da esso difficilmente verrà in seguito spostato. Il tipo mobile può invece essere trasportato da una stanza ad un’altra a seconda delle esigenze e la sua potenza dovrà quindi essere scelta in modo da soddisfare le esigenze delle diverse volumetrie in cui si trovarà a lavorare. La volumetria delle stanze tra le quali viene spostato un condizionatore mobile non possono comunque essere le più disparate e soprattutto non si potrà pretendere, tenendo le porte aperte, di condizionare l’intero appartamento. Per ciò che riguarda il consumo di energia elettrica esso risulta essere proporzionale al numero di frigorie/ora richieste dall’impianto e a tal proposito dei valori indicativi si possono avere dalla tabella di figura.
valori dati dalla tabella sono puramente indicativi e relativi a quello che può essere considerato il tempo medio dl utilizzazione estivo di un condizionatore.
Un calcolo accurato per trovare la potenza richiesta da un condizionatore deve tener conto di diversi fattori come ad esempio il numero medio di persone che risiedono nell’ambiente da raffreddare, la superficie in funzione dell’esposizione, il numero di ore di insolazione delle pareti che circondano il locale e la disposizione del locale stesso nell’ambito del palazzo.
A parità di superficie e di esposizione infatti un appartamento all’ultimo piano o sottotetto richiederà certamente una capacità molto maggiore di quella richiesta da un appartamento a pani intermedi e posto tra appartamenti già condizionati.

Anche la presenza di altri elettrodomestici è un fattore di cui si deve tener conto Cosi come della potenza delle lampadine di illuminazione accese nel locale e che costituiscono una fonte di energia termica e quindi di calore non trascurabile.
Da quanto detto si deduce che la capacità di un condizionatore dovrà essere determinata da personale specializzato che la calcolerà in base ai fattori precedentemente esposti.
Anche la scelta del punto di installazione. soprattutto per i tipi fissi, deve rispettare condizioni che, pur se ovvie, conviene ricordare.
Innanzitutto si deve assicurare una perfetta Circolazione sia dell’aria dell’ambiente da raffreddare che di quella che passando attraverso la serpentina del radiatore ne permette II raffreddamento. Evitare perciò assolutamente di porre tende interne che coprano il condizionatore e tapparelle o muri esterni troppo ravvicinati.
La parte esterna costituita dal radiatore inoltre deve essere tenuta in una zona d’ombra in modo da permetterne un efficace raffreddamento.
Dove ciò non sia possibile converrà ripararla con una piccola tettoia avendo cura di lasciare tra la stessa ed il mobile uno spazio di 30 o 40 cm.
Vediamo come si procede per installare i due tipi di condizionatore.

Condizionatore mobile

Questo tipo di elettrodomestico è munito di un carrello a ruote che ne facilitano lo spostamento e la cui altezza può essere regolata agendo su apposite viti. Al contrario di quello fisso che generalmente viene alloggiato in una apertura ricavata in una parete la sistemazione più tipica consiste nell’appoggiarlo ad una finestra nel cui vetro è in precedenza ricavato un foro circolare di dimensione adeguate.
Fatto o fatto fare il loro nei vetri delle finestre a cui dovrà esser applicato (vedi fig.) si dovrà montare l’oblò la cui funzione é di assicurare una buona tenuta contro infiltrazioni d’aria e di alloggiamento per il collettore di scarico e di aspirazione (vedi fig.).

Comuni sono poi anche i condizionatori portatili con il tubo, in cui il dispositivo rimane completamente all’interno dell’abitazione e può essere spostato facilmente in base alle esigenze.

Condizionatore fisso

L’alloggiamento migliore di un condizionatore fisso è quello ricavato mediante un foro nella parete della stanza meno esposta al sole.
Un vantaggio non indifferente dell’incasso a muro é che l’ingombro che ne risulta é minimo in quanto buona parte del mobile viene a trovarsi all’esterno dell’abitazione o inserita nella sezione della parete.
Di converso il ricavare il foro non sempre è possibile specialmente se la parete da sull’esterno ed e raggiungibile solamente tramite ponteggi.
Una soluzione alternativa quasi altrettanto funzionale e che può essere realizzata più facilmente consiste nell’adattare la cornice di una finestra ed alloggiare in essa il condizionatore.
L’operazione può essere realizzata in due fasi. Per prima cosa si deve ricavare l’alloggiamento nella finestra ritagliando con l’attrezzo a punta di diamante il vetro superfluo (vedi fig.) ed inserendo all’interno del telaio esistente un secondo telaio munito internamente di guarnizione e le cui dimensioni interne corrispondano all’ingombro del condizionatore rilevate in precedenza e maggiorate dello spessore della guarnizione.
Secondariamente si deve costruire un telaietto in profilato la cui funzione sarà quella di sostenere il corpo del condizionatore.

Difetti e manutenzione

Nell’affrontare i guasti che si riscontrano in un condizionatore faremo riferimento alla figura che mostra i componenti elettrici ed idraulici principali di un condizionatore ad installazione fissa

Non parte
Quando un condizionatore non parte la causa più probabile risiede in un guasto dell’impianto elettrico di casa o dell’elettrodomestico.
Bisogna controllare che l’alimentazione giunga fino alla presa in cui e inserito il cordone di alimentazione, che il cordone non sia interrotto e che la tensione sia presente sulla morsettiera del condizionatore.
Tutti questi controlli possono essere fatti sia con il tester che utilizzando il cercafase.

Entra in funzione ma non raffredda
Quando il condizionatore non raffredda o raffredda meno del dovuto ciò può essere dovuto ad una progressiva ostruzione del filtro che purifica l’aria aspirata. Diminuendo la quantità di aria trattata si ha come conseguenza un effetto raffreddante limitato.
La pulizia del filtro o ancora meglio la sua sostituzione con uno analogo viene fatta rimuovendo la griglia di protezione (vedi fig.) posta sul pannello frontale e che convoglia l’aria aspirata attraverso il filtro stesso.
Anche le griglie di raffreddamento, se eccessivamente sporche, possono causare una diminuzione dell’azione raffreddante. La polvere che con il tempo vi si deposita se non viene periodicamente rimossa forma combinandosi con l’umidità dell’ambiente, uno strato che rallenta notevolmente l’azione di dissipazione del calore prodotto rallentando di conseguenza l’azione raffreddante dei cicli di espansione e compressione del liquido refrigerante.
La pulizia delle griglie può essere latta con un comune pennello ricorrendo eventualmente ad appositi solventi se le incrostazioni di polvere risultassero particolarmente tenaci.

Eccessiva rumorosità
Quando durante il suo funzionamento il condizionatore diventa eccessivamente rumoroso devono essere controllate tutte le viti interne di fissaggio dei dispositivi elettromeccanici. Per usura progressiva le ventole calettate sull’albero del motore perdono di aderenza e originano vibrazioni.
Generalmente per eliminare l’inconveniente è sufficiente procedere ad un loro energico serraggio. Se il motore è del tipo a spazzole si dovrà anche controllare lo stato delle spazzole e provvedere alla loro sostituzione se consumate. Sempre del motore si dovrà controllare il serraggio dei bulloni che lo fissano alla carcassa dell’elettrodomestico e sostituire gli eventuali ammortizzatori di gomma se dovessero essere presenti.

Perdite di liquido refrigerante
Se si dovessero rilevare delle macchie oleose all’interno del condizionatore si è probabilmente in presenza di una fuoriuscita del liquido refrigerante dal circuito di raffreddamento. In questo caso l’unico intervento possibile da parte di personale non specializzato consiste nel controllo dei punti di connessione delle tubazioni al corpo del compressore ed alle griglie del raffreddatore e del radiatore. Se dopo aver senato i bulloni che assicurano tali connessioni la perdita di liquido persiste si dovrà ricorrere a personale specializzato.

Perdita di acqua
La fuoriuscita di acqua può essere dovuta alla ostruzione del tubicino che da raccoglitore posto sotto le alette del deumidificatore la convoglia verso la vaschetta di raccolta generalmente situata sotto il ventilatore.
Se poi l’umidità dell’aria è eccessiva l’acqua prodotta e raccolta nella vaschetta non potrà essere smaltita e per evitare la sua fuoriuscita si dovrà procedere alla sua costante rimozione.

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Written by · Categorized: Elettrodomestici

Alessandro Sarti

About

Alessandro ha sempre avuto una passione per il lavoro manuale. Cresciuto in un ambiente in cui il fai da te era la norma piuttosto che l'eccezione, ha appreso da giovane l'arte di riparare, costruire e creare. Questa passione per il lavoro manuale si è poi evoluta in una professione a tempo pieno, permettendogli di dedicarsi a tempo pieno a ciò che apprezza, aiutare gli altri a capire e a migliorare la loro casa.

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